Una strada che ripercorre le leggende ed i grandi campioni di sempre del ciclismo che hanno ispirato questo percorso rigorosamente in salita


 
 


IL PERCORSO


Si parte da Bossolasco e si inizia subito a pedalare attraverso la Langa più incontaminata e selvaggia, per raggiungere Murazzano. Ecco che siam di fronte alla prima salita, dedicata a Jacques Anquetil (318 m di dislivello al 5% di pendenza media per 6,3 km).

Vi consigliamo di approfittare e fare una prima pausa qui, per gustare il famoso formaggio omonimo e ricaricare così le energie.

Pronti a ripartire? La strada prosegue nel fitto verde delle aree storicamente adibite a pascolo e disegna la seconda grande salita chiamata “Fausto Coppi” ((pendenza media 7,2%, dislivello di 261 m e 3 km circa di lunghezza). Superandola raggiungerete Mombarcaro, paese conosciuto come la "vetta delle Langhe". Qui è d’obbligo una sosta ad ammirare il meraviglioso panorama che vi si apre davanti.

Superata Mombarcaro, pedalerete attraverso paesaggi coltivati con la nocciola "tonda e gentile delle Langhe" per attraversare Niella Belbo, Feisoglio, Cravanzana e Bosia, questa volta in un percorso pianeggiante e qualche lieve discesa.

Oltre Bosia, si ricomincia a salire. La salita più famosa è quella intitolata a Marco Pantani (361 m di dislivello, 5,1% di pendenza media e 7 km circa di lunghezza) che vi condurrà a Lequio Berria e poi San Bovo di Castino, dove potrete ammirare i luoghi letterari connessi alla narrativa di Beppe Fenoglio (in particolare "La Malora").

Proseguite verso Sinio in un percorso impegnativo e faticoso, fino a raggiungere la salita intitolata a Gino Bartali (326 m di dislivello che raggiunge il 18%, 10% di pendenza media per 3 km di lunghezza) tra Sinio e Albaretto della Torre.

Non demordete: ad attendervi ci sarà la bellezza straordinaria del territorio e dei panorami.

Prima di giungere a destinazione, ci sarà un’ultima salita, la salita Louison Bobet (dislivello 310 m, 2% di pendenza media per 6 km di lunghezza), tra Cissone e Bossolasco.