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"Il vento muove appena circoli di polvere sulla piazza del Pascolo, depositandola sui tavolini dal vetro scuro del caffè Piumati. L'intera piazza è bianca e liscia come un ventre senza rughe senza desideri e accoglie il silenzio che dalla Zizzola, giù per i vicoli e le chiese e le pietre, scende a distendersi fino alla pianura"

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BRA OGGI


Quando ci metti piede per la prima volta ti stupisci.

“È tutta qui?” ti domandi. Una piazza centrale sfocia su una via pedonale con qualche negozio e troppi Bar. Un quadro che osservi velocemente e passi oltre.
Se ti fermi a questo, non vivrai mai Bra per davvero. Perché Bra è tante piccole realtà che si mischiano e nascondono, ma che se le scopri tutte, arrivi a comporre il vero affresco di questa città.
Bra è nascosta all’interno dei suoi cortili che dalle strade non scorgi, ma che se ti ci infili scopri mondi bellissimi. Da cortile a cortile, è nata apposta per guidarti in questo viaggio.
Bra è storia che intravedi nella sua parte alta e antica.
Bra è industria, con le grandi aziende che la circondano e ne sono il carburante. Bra è arte e cultura, fuori e dentro i suoi musei e nel suo Teatro. Tornato grande protagonista.
Bra è la Zizzola, suo simbolo principale, che puoi vedere là in alto da ogni punto della città, basta che alzi la testa.
Bra è cibo, Slow Food, il Cheese, la sua salsiccia conosciuta in tutto il mondo.

Bra è tante cose, basta saperle scoprire.


BRA GALLERY



BRA IERI


Bra pone le sue origini in tempi molto antichi: la presenza umana è accertata già durante il Neolitico. 

Nel periodo romano venne fondata alla fine del II secolo a.C. la città di Pollentia (attuale Pollenzo), importante centro di traffico commerciale e militare tra i porti liguri e la pianura piemontese.

A seguito della decadenza di Pollentia, iniziò lo spostamento dei suoi abitanti verso l'altopiano dell'odierna Bra, ritenuto più sicuro.

Bra assorse divenne città vera e propria nel 1760 su decreto di Carlo Emanuele III di Savoia.

Durante il 700 fù l'Architettura la grande protagonista in questa città, grazie soprattutto alla presenza su queste terre di Bernardo Antonio Vittone, architetto che realizzò due capolavori dell'arte tardo-barocca: la facciata del Palazzo Municipale e la chiesa di Santa Chiara.

Il nome "Bra" deriva dalla parola longobarda "Brayda" che indica una proprietà con esteso appezzamento di terreno adibito a pascolo. 

Con il nuovo secolo Bra ebbe la forza di cambiare la propria economia, puntando sull'industria. La loro presenza, la mano d'opera necessaria, il mercato portarono Bra a diventare un centro importante, preso come punto di riferimento per tante popolazioni meridionali che vedevano una nuova possibilità di ricchezza.

Nacque così il nuovo volto industriale di Bra che, forte anche dell'espansione delle attività manifatturiere nella vicina Torino, mutò decisamente le tranquille abitudini della cittadina di provincia.

Nel tempo Bra è divenuto uno dei maggiori centri mondiali nella lavorazione delle materie plastiche. Non solo: Bra è commercio delle produzioni orticole autoctone, delle produzione vitivinciole, zootecniche e della ricca filiera agroalimentare delle zone di Langa, Roero e pianura cuneese.


 

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