"Non avevo camminato così, non ero zoppo io, ma quante volte avevo visto passare le carrette rumorose con su le sediate di donne e ragazzi, che andavano in festa, alla fiera, alle giostre di Castiglione, di Cossano, di Campetto"

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CASTIGLIONE TINELLA OGGI


Ogni vendemmia qui a Castiglione Tinella produce circa 70.000 quintali di uva. Non uva qualsiasi, ma uva Moscato d’Asti.

Un tesoro prezioso per le tasche, per il palato, ma prima ancora per la vista che gode
dello stendersi delle viti sulla terra umida al punto giusto per accoglierle.

Conteso tra Langhe e Monferrato è uno scrigno prezioso, non solo di uva, ma di tartufo d’Alba, di miele,di farina e di arte.

Miracolosa Castiglione Tinella: nell’aprile del 1675 una ragazza nata cieca venne guarita da Dio. Questa è la storia del Santuario della Madonna del Buon Consiglio che è ancora oggi oggetto di pellegrinaggio, tanto di fede, quanto di turismo paesaggistico.

Tra i personaggi che segnarono la storia di questo paese ci fu certamente Virginia Oldoini Verasis, contessa di Castiglione: pare fosse una donna incantevole che chiunque la vedesse se ne innamorava all’istante a causa dei suoi occhioni verdi, incastonati in un viso dai boccoli d’oro.


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CASTIGLIONE TINELLA IERI


Una perla preziosa delle Langhe.

Le origini dei Castiglionesi derivano dalla razza gallo-celtica e il Comune faceva parte di quella che Giulio Cesare chiamava Gallia Cisalpina.

Questo, fino all'arrivo dei romani che occuparono questo territorio fino al 476 d.C. a cui seguirono le invasioni barbariche (Unni, Ostrogoti, Longobardi, Ungheri, Saraceni, ecc.) che durarono fino al 950 d.C. circa, quando fu il tempo di Aleramo, fondatore del Monferrato a cui Castiglione appartenne per 700-750anni.

Proprio questo periodo vide la costruzione del Castello ("Castellio ad Tinellam") e quindi la nascita del paese ("Castelleone"). Il castello sorgeva dove c'è l'attuale chiesa parrocchiale e la grande piazza del concentrico, ad una altezza però superiore in quanto fungeva da difesa. Questo Castello venne distrutto dagli spagnoli intorno al 1637 in una delle tante invasioni che subì Castiglione da parte di diversi eserciti italiani e stranieri.

Nel 1708 arrivano i Savoia, prima del'ultima invasione datata inizi 1800 da parte di Napoleone che diede il Piemonte alla Francia.  

Con la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861, Castiglione Tinella torna italiano e passa sotto la provincia di Cuneo.

Nei secoli quindi Castiglione è stato teatro di guerre e battaglie, ha conosciuto la miseria, la povertà e la violenza, ma il carattere forte e deciso della popolazione ha attraversato il tempo in una continua evoluzione sociale, agricola ed economica.


 

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