Sempre più tech, green e di design, le cantine nelle Langhe si trasformano per lasciare la loro veste antica e tuffarsi nel futuro con forme nuove ed audaci. Un percorso tra le cantine di design più innovative e affascinanti del territorio piemontes


 
 


IL PERCORSO


Nelle Langhe sono state costruite negli anni nuovissime cantine di grande interesse architettonico e dal design unico ed innovativo.

Il nostro percorso di design e architettura a spasso tra le nuove cantine parte da Bra e dalle Cantine Ascheri, location moderna ed avvolgente che incanta la vista e sorprende e che racchiude una cantina creata “come un luogo dove proteggere e conservare quello che il vigneto produce senza stravolgerne le caratteristiche. Senza approcci ideologici o commerciali, ma solamente tecnici. La scelta di limitare al massimo l’uso della tecnologia, l’influenza del legno e l’apporto degli additivi è  quindi funzionale per avere un’espressione più chiara possibile del vigneto , del vitigno e delle nostre idee”.

La seconda tappa del Tour passa da La Morra per fermarsi presso la Cantina Damilano, caratterizzata da un’architettura contemporanea e funzionale e circondata dal paesaggio delle Langhe. Una Cantina in cui la tradizione sposa la funzionalità con un design contemporaneo ed elegante, un luogo accogliente e a basso impatto ambientale grazie all’uso di materiali decorativi e alberi che rendono la Cantina ben visibile anche da lontano.

Sempre a La Morra, ci spostiamo alla Cantina Monfalletto - Cordero di Montezemolo, un perfetto simbolo ed esempio di architettura integrata, dove strutture antiche e tradizionali si fondono elegantemente ad interventi più recenti e rivoluzionari.

Ultima tappa prima di lasciare La Morra è la Cantina Renato Ratti, perfettamente “legata” con il paesaggio circostante. Osservata da lontano, la struttura continua la linea ideale del "terrazzamento" su cui poggia l'Abbazia dell'Annunziata, ricoprendosi di erba sulla parte superiore che viene modellata secondo l'andamento curvo e morbido delle colline. La cantina è scavata 22 metri sotto terra e solo una piccola parte emerge in superficie. La zona più alta è quella dell'area di degustazione: una stanza circolare le cui pareti sono sostituite da vetrate che aprono la vista su Castiglione Falletto.

E proprio Castiglione Falletto è il paese successivo in cui fermarsi, per visitare la Cantina Boroli, in cui è stata inaugurata una nuova cantina con caratteristiche molto particolari, che hanno perfettamente abbinato la tradizione con moderne tecnologie costruttive, nel rispetto assoluto della natura e del paesaggio. Esternamente, primo esempio al mondo sui muri fuori terra, è stato applicato un rivestimento di rovere massello, ottenuto smontando barriques usate e non più utilizzabili. 

Cantina Bricco Rocche, sempre a Castiglione Falletto, si collega ad un ampliamento della cantina esistente, con un’architettura-paesaggio che, nella totale trasparenza, si propone come una scultura in un ambiente irripetibile. Il Cubo è un’opera d’arte moderna e tecnologica posta a suggello della tradizione e conservazione di un capolavoro della natura, il Barolo. Il Cubo ha spigoli vivi e una solida base, così come spigoloso è alla nascita il Barolo, con una robusta struttura portante e grande longevità. L’uso del vetro senza intelaiatura, per non ostacolare la visuale, valorizza il paesaggio circostante.

Arriviamo quindi ad Alba, per vedere la Cantina Ceretto, con un progetto in bilico tra tradizione e rinnovamento. L’antico casolare della Tenuta Monsordo-Bernardina è stato integrato con un nuovo spazio dedicato alla degustazione, alla vendita di prodotti tipici, alla promozione di incontri ed eventi culturali. Un’area dal moderno design che si affaccia sulle splendide colline delle Langhe. Un oggetto leggero, totalmente trasparente, chiamato “l’acino”, che si inserisce armoniosamente nell’ambiente circostante. La scelta progettuale si è rivolta a un’architettura ardita e decisamente tecnologica: una grande bolla ovale sospesa tra le vigne per rappresentare un acino d’uva.

Concludiamo il percorso a Barolo, cuore dei vini delle Langhe e delle sue splendide cantine, con L’astemia pentita. Una totale sorpresa: due cassette del vino sovrapposte una sopra l’altra costituiscono la cantina stessa. “La prima cantina POP al mondo” così l'architetto Gianni Arnaudo ha definito il progetto da lui stesso realizzato