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"L’uomo vitale non ha che questo d’immortale: il ricordo che porta e il ricordo che lascia"

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MONTICELLO D'ALBA OGGI


Dal 1372 i Roero di Monticello si prendono cura della loro “umile dimora”: il castello di Monticello: 3 piani di armi, quadri e mobili che sussurrano storie talvolta grandiose, altre solamente curiose.

Qui a Monticello non si è ancora smesso di giocare al Pallone elastico. La società Polisportiva Monticellese è abituata da sempre alla serie A e per due volte sotto la guida di capitan Alberto Sciorella è stata campione d’Italia.

Oggi il nuovo volto della pallapugno è Francesco Cignetti, non solo atleta d’eccezione, ma anche campone di ballo per le discoteche della Langa.

A Monticello c'è musica, fiere, sagre, eventi di ogni genere. 


MONTICELLO D'ALBA GALLERY



MONTICELLO D'ALBA IERI


La storia del comune si lega strettamente alla famiglia Roero, che ebbe in feudo Monticello dal 1376 e che vi fece costruire il castello, tuttora esistente e abitato, che ancora lo sovrasta (il maniero è inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte).

Le origini del borgo sono da far risalire agli antichi romani.

Scarseggiano le informazioni relative all'alto medioevo, mentre si sa che dal 1241 il paese passa dalla protezione del vescovo di Asti a quella della famiglia Malabaila.

Nel 1250 il borgo venne distrutto in seguito alle guerre tra Alba e Asti, venendo poi ricostruito in occasione del passaggio ai Roero, avvenuto nel 1376 per volere del papa Gregorio XI.


 

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