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"…tutto ciò che vi era…si addormentarono tutti…si addormentò anche il fuoco…per cento anni…"

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SOMMARIVA DEL BOSCO oggi


Sommariva del Bosco è la porta del Roero.

Su una superficie di circa 35 km² sorgono ben 11 chiese. Sono il risultato di un’antica sfida di paese a chi edificava l’edificio religioso più alto.

Il bosco evoca di per sé le fiabe. A Sommariva le fiabe sono una cosa importante. Con il progetto Paese di Fiaba, la bella addormentata nel bosco rivive su tutto il territorio del paese grazie a installazioni artistiche che guidano lungo 3 sentieri, alla riscoperta della fiaba di Charles Perrault. Un bel modo di coniugare arte e letteratura con un risultato tutt’altro che noioso.

A Sommariva tutto è lieto e dolce, oltre all’amore per le fiabe, spicca l’amore per il miele, celebrato a fine settembre con il Festival dei mieli.


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SOMMARIVA DEL BOSCO IERI


Sommariva Bosco compare sui documenti sin dal 1059, quando Riccardo de Summaripa vende una porzione del territorio all'Abbazia di Santa Maria di Caramagna. Più volte dei Roero e dei Savoia, nel 1733 è dato in dono ai marchesi Seyssel, ora proprietari del castello e del parco.

Ebbe il nome di Sommariva per la sua posizione. Il conte Umberto II di Savoia l'assegnava nel secolo XI alla chiesa d'Asti. Fu tenuto in feudo da una famiglia che dallo stesso luogo prese nome. I signori di Lucerna lo vendettero nel secolo XIII all'abbazia di Susa. Passò ai principi d'Acaia, che nel 1361 lo cedettero ai Malabaila.

Nel secolo successivo Carlo di Savoia lo cedette al fratello Renato, detto il gran Bastardo. Appartenne successivamente ai marchesi d' Urfè, ai marchesi Seyssel d'Aix ed a quelli di Saluzzo, che se ne impadronirono nel 1496.


 

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