Il rosa delle fragole come simbolo di un paese d’altri tempi che guarda al futuro

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SOMMARIVA PERNO OGGI


Sommariva Perno è Roero al suo stato più puro: campagne, verde, colline, campi, alberi, piante.

Alterna rocche scoscese a dolci declivi fioriti. Ambientazione ideale per sagre e feste popolari che non si fa mai mancare per allietare abitanti e turisti. Riesce a essere tradizione e storia che si tramanda. Sa coniugare il fascino misterioso delle rocche selvagge con la presenza di gioielli dell’arte e dell’architettura del Rinascimento e del Barocco.

Sommariva è un po’ come il suo frutto d’eccezione: La fragola, piccola dolce e frutto prezioso. A maggio potete deliziare palato e vista con la Sagra della Fragola.


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SOMMARIVA PERNO IERI


Sommariva Perno acquisisce grande interesse in età romana per la presenza di una strata che da Asti, per Corneliano, risaliva il displuvio diretta alla pianura del Po. Il percorso aveva favorito il formarsi di insediamenti.  Alla sommità della salita si formava poi, a partire dall'alto medioevo, un primo nucleo abitato, la Cerretta, che col tempo diede luogo all'odierno concentrico.

Nel 1098 Umberto II di Savoia dona Sommariva al vescovo d'Asti.

Le attestazioni sui "domini de Summaripa" iniziano nel 1164 e proseguono fitte per oltre un secolo. Acquistano ben presto preminenza nella zona, con ruoli di importanza nei contrastati rapporti di Alba con Asti. Fedeli sin dall'inizio ai Marchesi di Saluzzo, spostano il loro interesse verso le terre del Marchesato.

Nel 1270 iniziano le vendite per i feudi di Sommariva Perno e Tavoleto.

Alla fine del '300 partecipano alla signoria di Sommariva Perno anche i Roero che, agli inizi del '600, giungono a possedere l'intero feudo nella persona di Conreno Roero, il quale, nel 1623, nomina erede il duca Carlo Emanuele I ed usufruttuaria la moglie Caterina Asinari. 

A metà dell'800 castello e possessi vengono acquistati da Vittorio Emanuele II per farne dono a Rosa Vercellana, contessa di Mirafiori, nota come la "bela Rosin", da cui discendono gli attuali proprietari.

Sommariva Perno ha vissuto nel ‘900 i momenti tipici dei paesi rurali del secolo scorso. Emigrazione, fame, guerre, crisi demo-economiche hanno scandito, nei primi 50 anni, i ritmi ed i tempi di un paese che ha comunque sempre trovato, pur nella miseria, l’orgoglio di sapersi rinnovare e ripartire. Data storicamente significativa, che colloca Sommariva Perno a pieno diritto nella Resistenza, è quella del 14 aprile 1945, quando si combatté in paese una sanguinosissima battaglia che vide opposti i partigiani della XII Divisione Bra e reparti della X MAS, coadiuvati dalla GNR.

Il secondo dopoguerra ha visto rinascere il paese grazie all’introduzione, nei primi anni ’50, della coltivazione delle fragole, che ha completamente rivoluzionato l’economia e la società sommarivesi, proiettando l’antico borgo rurale verso la dimensione di un “paese di servizi”, come attestano l’importante centro sportivo polivalente, con piscina coperta, un Hotel a 4 stelle, una casa di riposo all'avanguardia, un parco forestale di centinaia di ettari di bosco. 


 

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