"Un fiore in bocca può servire sai, più allegro tutto sembra..."

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CASTAGNITO OGGI


I castagni non ci sono più.

Rimangono i ciabòt che spuntano d frequente a bordo di una vigna. Sono quelle case piccoline, dove chi si prende cura della vigna può trovare riparo dagli agenti atmosferici e dalla stanchezza.

Castagnito ha anche il suo romanzo storico che ne raccoglie la memoria: Valentina di Sant’Andrea è un libro che ricorda I Promessi Sposi. Si parla di un amore impossibile; non c’è il lago di Como, ma lo sfondo è quello del Roero, con la povertà che lo abitava due secoli fa.

Il primo maggio non si lavora, ma si va in fiera. La Fiera dei fiori e dei piccoli animali nella frazione di Baraccone è quel giorno dell’anno che fa felici i bambini che possono ammirare uccellini, conigli e altri musetti mentre le signore puntano ai fiori o a farseli regalare da qualche galantuomo.


CASTAGNITO GALLERY



CASTAGNITO IERI


Citata col nome “Castagnitus” e poi “Castagnetus”, cioè luogo dove i castagni crescono in abbondanza. 

Fu divisa tra il vescovo di Asti e l’abbazia di Breme.

Nel medioevo fu uno dei principali castelli della zona ed è ricordato soprattutto perché nel 1260 il Comune di Asti e il re Carlo di Provenza vi stipularono una tregua d'armi.

Nel 1299 i Roero, sottomettendosi al vescovo di Asti, acquistano la metà spettante a Breme fino a impossessarsi di tutto il feudo che rimane sotto la loro soggezione fino alla fine del Settecento.

Nel giugno del 1642, durante le guerre di reggenza, il paese viene saccheggiato da alcuni reggimenti francesi accampati sulle fini di Alba.

Nel 1652 i Roero Sanseverino vendono la quarta parte della signoria ai Roero di Vezza e Guarene, i quali completano l'acquisizione con la residua parte che perviene loro nel 1747 da Baldassarre Michele Roero di Monteu

Sotto il profilo storico-architettonico interessante è la chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, costruita nel XV secolo, all’interno della quale è presente una pregevole tela del Moncalvo.

Degni di nota sono anche la chiesa dello Spirito Santo, costruita dai Disciplinanti bianchi nel 1708 e la cappella di San Bernardo, di fine Seicento, a pianta circolare con pronao, in stile barocco.

Oggi Castagnito è famoso per il suo Nebbiolo da Roero


 

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