Le Langhe e il Roero sono tra i paesaggi più affascinanti del Piemonte. 

Immaginate una cartolina di quelle belle, piene di sfumature di colori caldi e romantici e di scorci incantevoli che ti fanno innamorare al primo sguardo per la bellezza che sfoggiano. Questa cartolina potete ottenerla ovunque se mettete piede nel meraviglioso territorio delle Langhe e del Roero, nel cuore della Regione Piemonte, in Provincia di Cuneo, non lontano da Torino, Cuneo e Milano. 

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Zone collinari che si alternano dolcemente a distese di prati incantati e che risalgono ancora diventando vigneti in fiore, paesi e borghi dal sapore antico che si arrampicano sulle rocce e le alture, piccole cittadine ricche di storia e tradizione e, ancora, alberi maestosi che dominano le bellissime vallate colorate

Comprese tra due fiumi, il Tanaro e la Bormida, le Langhe vedono l'alternarsi di colline intensamente coltivate a vite (Bassa Langa) a valli e piccoli borghi fortificati in cima ai colli (Alta Langa). 

Il Roero sorge invece sul versante sinistro del Tanaro e deve il suo nome alla famiglia che governò il piccolo feudo per secoli.  

Le Langhe e il Roero sono terre ricche di storia, testimonianze del passato e tradizione. Non solo: per gli amanti del buon cibo e dell'ottimo vino questa è sicuramente una delle zone d'eccellenza.

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Un luogo ideale per rilassarsi e godere della natura, dell'arte e soprattutto dei piatti tradizionali che diventano perle di sapore tutte da assaggiare, come i pregiati tartufi bianchi, i tajarin, il bollito e dei vini famosi con cui accompagnare pasti e momenti preziosi, primo tra tutti il Barolo, ma anche Nebbiolo, Barbera e Barbaresco tra i rossi e Favorita e Arneis tra i bianchi.

La zona delle Langhe e del Roero è anche ricca di prodotti tipici, che hanno ottenuto dall’Unione Europea i marchi di qualità DOP (Denominazione Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta). Il DOP è un marchio di qualità che hanno quegli alimenti la cui qualità dipende dal territorio in cui vengono prodotti. L’IGP è, invece, un marchio di qualità a garanzia di quei prodotti agricoli ed alimentari la cui qualità è legata ad una zona geografica e zona di produzione e/o elaborazione precise.

Tra i prodotti DOP e IGP, ci sono molti formaggi, alcuni tipi di riso (S. Andrea e Baraggia), alcuni salumi e carni. Tra i prodotti agricoli IGP, si ricordano la castagna del Piemonte, la fragola e la mela rossa di Cuneo, la nocciola Tonda gentile delle Langhe, il peperone di Carmagnola.

L'area della Provincia di Cuneo offre percorsi che attraversano i paesi di produzione di alcuni dei formaggi piemontesi più gustosi. Tra i formaggi DOP troviamo il formaggio di Bra, il Castelmagno, il Raschera, la Toma piemontese e la Robiola di Roccaverano. Nelle valli Pellice, Chisone e Germanasca (provincia di Torino) viene prodotto il sarass del fen (“ricotta del fieno”), presidio Slow Food: una ricotta arricchita con latte e avvolta nella festuca, un’erba particolare. Testimone dell'importanza dei formaggi nella cultura gastronomica piemontese è "Cheese", fiera internazionale che si tiene a Bra (Cuneo) ogni due anni, con degustazioni ed eventi culturali, richiamando visitatori ed espositori da tutto il mondo.

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Noti in tutto il Mondo sono i grissini, ma le Langhe e il Roero hanno molti piatti tipici che rendono questa Regione una perla enogastronomica che ogni anno porta milioni di turisti da ogni parte del pianeta in queste terre per gustare e assaggiare ogni prelibatezza made in Langhe e Roero

Tra i primi piatti, i ravioli del plin (tasche di sfoglia all'uovo con ripieno di carne), i Tajarin (sottili tagliatelle di pasta all’uovo fatta in casa, tipiche della zona di Cuneo), i risotti (come la Paniscia vercellese, con fagioli, lardo, cotenna di maiale, salame e verze). Fra i salumi e i piatti di carne, si ricordano la doja (salsiccia ricoperta da strutto fuso), il meiron'd crava (capra in salamoia affumicata), i salami di cavallo o d'oca, la bresaola d’Ossola (di vitello o cavallo), il tapulon, spezzatino fine di carne d’asino, tipico del novarese. Tra le salse spiccano la bagna cauda (a base di aglio e acciughe, talvolta con aggiunta di panna) e la cognà (mostarda d’uva con frutta, tipica delle Langhe).

il prodotto più famoso e celebrato del Territorio delle Langhe e del Roero resta indubbiamente il Tartufo: un fungo sotterraneo che vive in simbiosi con le radici di alcune piante. Si distinguono il tartufo bianco, più pregiato, consumato crudo, e quello nero, il cui aroma si mantiene con la cottura. La “strada del tartufo bianco di Alba” è un itinerario turistico enogastronomico inaugurato nel 2005 insieme all’omonima associazione, che riunisce più di cento operatori pubblici e privati. Essa attraversa le province di Alessandria, Asti e Cuneo, dove ogni anno si organizzano eventi e fiere che ruotano intorno allo straordinario prodotto.

La più famosa è la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, nei week end tra ottobre e novembre, una kermesse che riunisce enogastronomia, folklore, manifestazioni di piazza, mostre, musica e sport.

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Il Territorio delle Langhe e del Roero è formato da aree di produzione di vini di eccellenza e qualità internazionale, conosciuti e amati in tutto il Mondo e diventati famosi grazie al loro sapore immediatamente riconoscibile e alla qualità superiore delle uve coltivate e utilizzate nella loro produzione

Primi tra tutti il Barolo, il Barbaresco, l’Asti Spumante e il Barbera d’Asti, realizzati grazie a un ricco patrimonio di saperi e tecniche, basati sulla profonda conoscenza dei vitigni qui coltivati da secoli (Nebbiolo, Moscato Bianco, Barbera).

La zona classificata dall'Unesco ha un'estensione di oltre 10.000 ettari e comprende numerosi comuni. A cominciare dalla Langa del Barolo, che si estende a sud del Piemonte. È in queste terre che viene prodotto uno dei migliori vini del mondo, il Barolo, vino dalla qualità inestimabile.
Altra area è quella delle colline del Barbaresco, che comprende vigneti prevalentemente coltivati a Nebbiolo, da cui si produce il vino rosso a lungo invecchiamento denominato Barbaresco. La zona, che include i borghi di Barbaresco e Neive, è dominata dall'imponente torre medievale di Barbaresco, a strapiombo sul Tanaro. 
La terza area è quella del Castello di Grinzane Cavour, che sorge in uno degli scenari più suggestivi della Langa, a 5 km da Alba, famosa oltre che per il vino anche per il bellissimo castello in cui ogni anno si svolge l'asta per il pregiato tartufo bianco. 
Canelli è l'altro territorio patrimonio Unesco, prevalentemente coltivata a Moscato Bianco. Da questo vitigno si produce il vino spumante aromatico Asti, uno dei vini bianchi italiani più esportati all’estero.
Rientra nelle terre classificate dall'Unesco anche il Nizza Monferrato, zona di diffusione e coltivazione del vitigno Barbera. L’area che racchiude anche importanti testimonianze della cultura del vino, tra cui il Museo Bersano è caratterizzata dalla città di Nizza Monferrato, identificata come la “capitale” del Barbera, ed eccezionale esempio di città  “villanova” medievale. 
L'ultimo territorio entrato a far parte della World Heritage list è il Monferrato degli Infernot. Ovvero la zona del Basso Monferrato in cui sono presenti gli “infernot”, vecchie cantine profonde diversi metri e scavate direttamente in una particolare roccia simile al tufo (la Pietra da Cantoni). Gli originari proprietari, e costruttori di queste cantine, sebbene non avessero ampie nozioni di edilizia o di geologia, hanno saputo realizzare opere perfette, bellissime da visitare. 

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Langhe e Roero: luoghi stupendi che l'Unesco descrive come:

“Una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”
I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato - si legge nella motivazione ufficiale dell'iscrizione - costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale”